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Stop ai tagli lineari...

Il programma in 7 punti che gli esperti Altems propongono al prossimo ministro della Salute

Modificare l'approccio della spending review e dei tagli orizzontali. Indirizzare l'accetta verso quei comparti finora non toccati, come la specialistica ambulatoriale, l'integrativa e la protesica, l'altra assistenza convenzionata e accreditata. Spingere l'acceleratore sulle tecnologie innovative efficaci e "cost saving". Trasformare i Lea in lista "negativa" (c'è dentro tutto ciò che non è esplicitamente escluso) a lista positiva. Ripensare ai meccanismi di contrattazione delle risorse tra Stato e Regioni, ridando centralità al ruolo di indirizzo e monitoraggio del livello centrale. Investire sullo sviluppo della qualità delle persone nel Ssn sotto il profilo tecnico e morale. Promuovere il definitivo avvio dei fondi integrativi in modo da ampliare le opzioni del finanziamento del Ssn, offrendo l'opportunità della detassazione per coloro che scelgono opzioni di copertura "privata" a più ampio spettro... >>>leggi tutto l'articolo


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A NATALE IL VICEMINISTRO ALLA SALUTE SILERI IN VISITA ALLA ASL RIETI Il 25 dicembre 2020, il viceministro alla Salute Sen. prof. Pierpaolo Sileri, si è recato in visita all’Ospedale de' Lellis di Rieti, accompagnato dal Direttore Generale della Asl di Rieti Marinella D'Innocenzo, dal Direttore Sanitario Assunta De Luca e dal Direttore Amministrativo Anna Petti. Una visita non solo per i pazienti, ma anche per stare vicino al personale e ringraziare medici e infermieri che ogni giorno affrontano l’emergenza Covid-19. "Esprimo al viceministro Sileri - ha sottolineato il Direttore Generale della Asl di Rieti Marinella D'Innocenzo - il nostro ringraziamento per la sua visita e per le sue parole che sono per noi un ulteriore stimolo a fare sempre meglio il nostro lavoro di ogni giorno".

Fragilità e cronicità: tra sisma e pandemia Covid a Rieti

  di M.D’Innocenzo, A.De Luca, G.Banchieri QS, 30 nov 2020, La ASL di Rieti è di fatto un laboratorio in divenire di modelli organizzativi, politiche, procedure e strumenti per implementare le attività di presa in carico, continuità assistenziale verso i pazienti fragili e cronici in una ottica di filiere assistenziali e di integrazione ospedale territorio e di alleanze con gli altri erogatori terzi su obiettivi di salute della popolazione assistita. Fragilità e cronicità sono due aspetti di uno stesso problema: il bisogno di assistenza a lungo termine, che richiede servizi e attività sanitarie e sociali, soprattutto di prossimità, per prevenire o rallentare l’evoluzione delle patologie e migliorare la qualità della vita delle persone coinvolte, attraverso la modifica dei modelli culturali con innovazioni basate sulla “medicina di iniziativa” o di “prossimità” e sul coinvolgimento dei care givers (1-2). leggi l'articolo completo