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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

Stop ai tagli lineari...

Il programma in 7 punti che gli esperti Altems propongono al prossimo ministro della Salute Modificare l'approccio della spending review e dei tagli orizzontali. Indirizzare l'accetta verso quei comparti finora non toccati, come la specialistica ambulatoriale, l'integrativa e la protesica, l'altra assistenza convenzionata e accreditata. Spingere l'acceleratore sulle tecnologie innovative efficaci e "cost saving". Trasformare i Lea in lista "negativa" (c'è dentro tutto ciò che non è esplicitamente escluso) a lista positiva. Ripensare ai meccanismi di contrattazione delle risorse tra Stato e Regioni, ridando centralità al ruolo di indirizzo e monitoraggio del livello centrale. Investire sullo sviluppo della qualità delle persone nel Ssn sotto il profilo tecnico e morale. Promuovere il definitivo avvio dei fondi integrativi in modo da ampliare le opzioni del finanziamento del Ssn, offrendo l'opportunità della detassazione per coloro che sc

N. Cartabellotta - Un’assistenza sanitaria migliore a costi ridotti

In un momento storico in cui la sanità italiana attraversa un momento di crisi di sostenibilità senza precedenti, il titolo del post potrebbe sembrare una battuta infelice, e invece Best care at the lower costs è il titolo di un report dell’Institute of Medicine (IOM) che propone soluzioni multifattoriali per migliorare il value dell’assistenza sanitaria, inteso come il miglior risultato di salute ottenuto per unità monetaria utilizzata. Secondo il report dell’IOM la sanità oggi è “vittima dei progressi della scienza”: infatti, la sostenibilità di tutti i sistemi sanitari è minata dalla eccessiva disponibilità di tecnologie sanitarie che, immesse dai produttori sul mercato in numero sempre crescente, incrementano i costi senza produrre benefici e, talvolta, aumentando i rischi per i pazienti. Inoltre, se non è mai mancata la consapevolezza che i medici possono essere responsabili di undertreatment, lo IOM sottolinea che oggi stanno emergendo numerose evidenze sull’eccesso di medica

INCONTRO DIBATTITO: 19 Febbraio 2013 "POLITICHE E STRUMENTI PER L’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA NEL LAZIO"

EVENTO 21 FEBBRAIO 2013: "LE PROFESSIONI SI EVOLVONO"

LA GIUSTIZIA A VOLTE PREMIA IL CORAGGIO E L'ONESTA' DI COLORO CHE AMMINISTRANO LA COSA PUBBLICA

DA FEDERSANITA': Assolti due ex direttori generali Pubblicato il: 31-01-2013 Sono di pochi giorni fa due sentenze che assolvono «perché il fatto non sussiste» Marinella D’Innocenzo, l’ex Direttore generale dell’ospedale Regina Margherita-Sant’Anna di Torino e poi dell’Ares 118 del Lazio, e Lea Cosentino, ex manager dell’Asl di Bari. Nel primo caso, lo scorso 28 gennaio, la Corte di Appello di Torino ha ribaltato la sentenza di primo grado del giugno 2011 che aveva condannato l’ex DG con l’accusa di aver minacciato il direttore sanitario dell’ospedale perché non voleva sottoscrivere la nomina di un primario. Fatto che, secondo la sentenza della Corte d’Appello, «non sussiste». Lo scorso 17 gennaio, invece, il Tribunale di Bari ha assolto dall’accusa di concorso in turbativa d’asta perché «il fatto non sussiste» l’ex manager della Asl. I fatti risalgono al 2008 quando Lea Cosentino, in veste di direttore generale, dopo una gara di affidamento di distributori di bevan